Come si assegnano gli indirizzi IP?
Gli indirizzi IP possono essere assegnati in modo dinamico o statico.
Gli indirizzi statici
Questi indirizzi vengono utilizzati per identificare dispositivi con indirizzo IP permanente. Praticamente, si assegna all’utente un indirizzo IP predefinito, fisso ed univoco che sarà sempre quello ad ogni connessione. Questi sono relativamente rari in quanto richiedono configurazioni più complicate e prevedono che tale indirizzo IP sia riservato solo per un
dispositivo anche quando esso non è disconnesso, il che comporta un serio spreco di risorse.
Inoltre, sul fronte della sicurezza informatica l’assegnazione di un IP statico rende però il dispositivo più soggetto ad attacchi informatici.
L’indirizzo statico può essere configurato direttamente sul dispositivo, oppure come parte di una configurazione DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol) che associa all’Indirizzo MAC il corrispondente indirizzo IP statico.
Gli indirizzi dinamici
Questi indirizzi sono più comuni e vengono assegnati dinamicamente e automaticamente dal DHCP, ovvero dal servizio di rete che si occupa di staccare il primo IP disponibile non “riservato” scegliendolo casualmente da un range preimpostato e associandolo al dispositivo che ne ha appena fatto richiesta. In altre parole, si assegna un nuovo e diverso indirizzo IP ogni volta che l’utente si connette alla rete.
In pratica, l’indirizzo IP in questione è preso in prestito e pertanto risulta sempre riutilizzabile, poichè può essere conservato soltanto per un determinato tempo, scaduto il quale gli viene ritirato dal DHCP che però di solito procede subito a fornirne uno nuovo. Infatti, se il dispositivo si disconnette dalla rete il suo indirizzo IP viene “ritirato” dal DHCP che può quindi riutilizzarlo per un diverso dispositivo.